PERCHE’ FARE UN’OTTURAZIONE?
Per sostituire tessuto dentale perduto, per cause:
•Chimiche;
•Meccaniche;
•Parafunzioni.
CAUSE CHIMICHE
•Processo carioso;
•Alimenti acidi;
•GERD e vomito per la presenza di HCl gastrico.
CAUSE MECCANICHE
•Trauma;
•Abrasioni del colletto per spazzolamento scorretto o per l’utilizzo di setole dure, che causano la carie di 5ª classe di Black;
•Abfraction.
PARAFUNZIONI
•Digrignamento mandibolare(bruxismo);
•Serramento mandibolare;
•Onicofagia, diapnosi, eterofagia e masticazione compulsiva.
L’otturazione diventa necessaria dal momento che gli ameloblasti vengono eliminati meccanicamente durante l’eruzione e dunque lo smalto perduto non può rigenerarsi. Invece gli odontoblasti non vengono eliminati e continuano a produrre dentina secondaria per tutta la vita e terziaria in seguito a traumi, però la dentina prodotta serve a isolare la polpa e non a sostituire il tessuto perduto.
I MATERIALI OGGI PIU’UTILIZZATI
Esistono in commercio diversi materiali da otturazione: cementi dentari, amalgami, oro, intarsi, ma i più utilizzati oggi sono i materiali compositi, sia per otturazioni che ricostruzioni.
Le otturazioni possono essere provvisorie e definitive.
MATERIALI PROVVISORI
Vengono utilizzati in situazioni limite per monitorare la sintomatologia, prima di effettuare una terapia endodontica (devitalizzazione).
In passato si utilizzava spesso il cemento all’ossido di zinco ed eugenolo, ormai in disuso per l’effetto irritante dell’eugenolo sulle mucose, per la scarsa resistenza all’usura e l’elevata solubilità.
Oggi viene utilizzato, per otturazioni provvisorie, il Coltosol, cemento all’ossisolfato di zinco senza eugenolo.
Un altro materiale provvisorio utilizzato è il Cavit, cemento provvisorio all’ossido di zinco senza eugenolo.
MATERIALI DEFINITIVI
AMALGAMA D’ARGENTO
È un materiale facile da manipolare e a basso costo, che dura nel tempo, ma viene utilizzata sempre meno per la tossicità del mercurio, di cui è costituita in gran parte, circa il 50%, anche se nelle ultime formulazioni è diminuito.
Un altro motivo per cui l’amalgama è stata soppiantata, è per la scarsa estetica.
ORO
L’ otturazione in oro era di alta qualità e meno tossica dell’amalgama, poiché è un metallo nobile e non tende a corrodersi, però era estremamente costoso, antiestetico e difficile da manipolare.
INTARSI
A differenza dei precedenti, sono materiali rigidi e dunque non tollerano sottosquadri e sono resistenti. L’unico svantaggio dell’intarsio è il costo, maggiore di un’otturazione in composito o amalgama.
•In lega;
•In ceramica (i più utilizzati);
•In materiale composito.
COMPOSITI
Sono i materiali d’otturazione più utilizzati nell’odontoiatria di oggi.
I compositi sono un miscuglio formato, nella misura del 15-30%, da diverse resine sintetiche (bis-GMA che conferisce fluidità, TEGDMA ) e, nella misura del 70-85%, da particelle riempitive (quarzo, vetro e silicio), inoltre contengono un accoppiante che è il silano.
VANTAGGI
•Rispetto ad altri materiali di otturazione (per esempio l’amalgama), i compositi possono essere usati indipendentemente dalla forma della cavità da otturare. Ciò significa che utilizzando i compositi non vi è praticamente bisogno di rimuovere sostanza dura sana;
•Inoltre, i compositi permettono di otturare i piccoli difetti senza doverli precedentemente ingrandire;
•Elevata adesività grazie agli adesivi smalto-dentinali;
•l’usura dei compositi di prima generazione dovuta alla masticazione era notevole, nei compositi di nuova generazione (realizzati con la nanotecnologia) è praticamente inesistente;
•I compositi permettono inoltre di procedere a correzioni dei denti, per esempio restringendo uno spazio interdentale senza dover rimuovere sostanza dura dei denti sana;
•Se, dopo alcuni anni, un’otturazione in composito dovesse presentare un piccolo difetto dovuto all’usura, spesso è possibile ripararla senza doverla sostituire completamente.
Uno dei grandi vantaggi dei compositi è l’ottima qualità estetica. Con i compositi di ultima generazione c’è la possibilità di scegliere molte tonalità di colore avvicinandosi il più possibile al colore naturale del dente.
SVANTAGGI
Uno svantaggio tuttora presente anche nei compositi di nuova generazione è dato dalla retrazione del materiale durante l’indurimento («retrazione da polimerizzazione»). Nei materiali moderni questa retrazione si situa tra l’1 e il 3 per cento del loro volume. Per questo motivo, di norma nella cavità vengono inserite piccole quantità di compositi, che vengono successivamente indurite una alla volta. In questo modo si riducono le tensioni dovute alla retrazione sia nella cavità che sul margine dell’otturazione.
Il composito è più difficile da rimuovere rispetto all’amalgama, dove basta rimuovere i sottosquadri, per la presenza degli adesivi smalto-dentinali. Questo è uno svantaggio se per esempio vogliamo intervenire in caso di carie secondaria.
Inoltre i compositi sono idrofobi ed è quindi consigliato l’uso della diga durante la lavorazione.
COMPOSITI DI ULTIMA GENERAZIONE
Si basano sulle nanotecnologie. La nanotecnologia è un ramo della scienza che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale tra 1 e 100 nanometri.
I primi materiali compositi utilizzavano come riempitivo delle particelle di minerali finemente triturati e la granulometria di questi materiali triturati ne conferiva le caratteristiche.
Oggi invece le particelle di riempitivo vengono realizzate in laboratorio, sono perfettamente sferiche e a loro volta costituite da microparticelle sviluppate con la nanotecnologia. Tutto ciò garantisce al nostro materiale da restauro performances straordinarie in termini di resa estetica intesa come colore e trasparenze, tanto da riuscire a simulare perfettamente il comportamento ottico del tessuto dentale.
La nanotecnologia inoltre conferisce al materiale composito caratteristiche meccaniche straordinarie in merito alla durezza ed alla resistenza all’abrasione. Il comportamento di questi nuovi materiali deve essere simile a quello dello smalto dentale dal punto di vista biomeccanico; i compositi non devono pertanto avere una resistenza all’abrasione eccessiva perché questo porterebbe all’eccessivo consumo dello smalto del dente antagonista e nemmeno inferiore perché questo comporterebbe un eccessivo consumo del restauro. Infine la nanotecnologia consente di lucidare perfettamente questi materiali; un restauro perfettamente levigato e lucidato oltre a mantenere l’aspetto naturale nel tempo scongiura il deposito della placca batterica.
Per sostituire tessuto dentale perduto, per cause:
•Chimiche;
•Meccaniche;
•Parafunzioni.
CAUSE CHIMICHE
•Processo carioso;
•Alimenti acidi;
•GERD e vomito per la presenza di HCl gastrico.
CAUSE MECCANICHE
•Trauma;
•Abrasioni del colletto per spazzolamento scorretto o per l’utilizzo di setole dure, che causano la carie di 5ª classe di Black;
•Abfraction.
PARAFUNZIONI
•Digrignamento mandibolare(bruxismo);
•Serramento mandibolare;
•Onicofagia, diapnosi, eterofagia e masticazione compulsiva.
L’otturazione diventa necessaria dal momento che gli ameloblasti vengono eliminati meccanicamente durante l’eruzione e dunque lo smalto perduto non può rigenerarsi. Invece gli odontoblasti non vengono eliminati e continuano a produrre dentina secondaria per tutta la vita e terziaria in seguito a traumi, però la dentina prodotta serve a isolare la polpa e non a sostituire il tessuto perduto.
I MATERIALI OGGI PIU’UTILIZZATI
Esistono in commercio diversi materiali da otturazione: cementi dentari, amalgami, oro, intarsi, ma i più utilizzati oggi sono i materiali compositi, sia per otturazioni che ricostruzioni.
Le otturazioni possono essere provvisorie e definitive.
MATERIALI PROVVISORI
Vengono utilizzati in situazioni limite per monitorare la sintomatologia, prima di effettuare una terapia endodontica (devitalizzazione).
In passato si utilizzava spesso il cemento all’ossido di zinco ed eugenolo, ormai in disuso per l’effetto irritante dell’eugenolo sulle mucose, per la scarsa resistenza all’usura e l’elevata solubilità.
Oggi viene utilizzato, per otturazioni provvisorie, il Coltosol, cemento all’ossisolfato di zinco senza eugenolo.
Un altro materiale provvisorio utilizzato è il Cavit, cemento provvisorio all’ossido di zinco senza eugenolo.
MATERIALI DEFINITIVI
AMALGAMA D’ARGENTO
È un materiale facile da manipolare e a basso costo, che dura nel tempo, ma viene utilizzata sempre meno per la tossicità del mercurio, di cui è costituita in gran parte, circa il 50%, anche se nelle ultime formulazioni è diminuito.
Un altro motivo per cui l’amalgama è stata soppiantata, è per la scarsa estetica.
ORO
L’ otturazione in oro era di alta qualità e meno tossica dell’amalgama, poiché è un metallo nobile e non tende a corrodersi, però era estremamente costoso, antiestetico e difficile da manipolare.
INTARSI
A differenza dei precedenti, sono materiali rigidi e dunque non tollerano sottosquadri e sono resistenti. L’unico svantaggio dell’intarsio è il costo, maggiore di un’otturazione in composito o amalgama.
•In lega;
•In ceramica (i più utilizzati);
•In materiale composito.
COMPOSITI
Sono i materiali d’otturazione più utilizzati nell’odontoiatria di oggi.
I compositi sono un miscuglio formato, nella misura del 15-30%, da diverse resine sintetiche (bis-GMA che conferisce fluidità, TEGDMA ) e, nella misura del 70-85%, da particelle riempitive (quarzo, vetro e silicio), inoltre contengono un accoppiante che è il silano.
VANTAGGI
•Rispetto ad altri materiali di otturazione (per esempio l’amalgama), i compositi possono essere usati indipendentemente dalla forma della cavità da otturare. Ciò significa che utilizzando i compositi non vi è praticamente bisogno di rimuovere sostanza dura sana;
•Inoltre, i compositi permettono di otturare i piccoli difetti senza doverli precedentemente ingrandire;
•Elevata adesività grazie agli adesivi smalto-dentinali;
•l’usura dei compositi di prima generazione dovuta alla masticazione era notevole, nei compositi di nuova generazione (realizzati con la nanotecnologia) è praticamente inesistente;
•I compositi permettono inoltre di procedere a correzioni dei denti, per esempio restringendo uno spazio interdentale senza dover rimuovere sostanza dura dei denti sana;
•Se, dopo alcuni anni, un’otturazione in composito dovesse presentare un piccolo difetto dovuto all’usura, spesso è possibile ripararla senza doverla sostituire completamente.
Uno dei grandi vantaggi dei compositi è l’ottima qualità estetica. Con i compositi di ultima generazione c’è la possibilità di scegliere molte tonalità di colore avvicinandosi il più possibile al colore naturale del dente.
SVANTAGGI
Uno svantaggio tuttora presente anche nei compositi di nuova generazione è dato dalla retrazione del materiale durante l’indurimento («retrazione da polimerizzazione»). Nei materiali moderni questa retrazione si situa tra l’1 e il 3 per cento del loro volume. Per questo motivo, di norma nella cavità vengono inserite piccole quantità di compositi, che vengono successivamente indurite una alla volta. In questo modo si riducono le tensioni dovute alla retrazione sia nella cavità che sul margine dell’otturazione.
Il composito è più difficile da rimuovere rispetto all’amalgama, dove basta rimuovere i sottosquadri, per la presenza degli adesivi smalto-dentinali. Questo è uno svantaggio se per esempio vogliamo intervenire in caso di carie secondaria.
Inoltre i compositi sono idrofobi ed è quindi consigliato l’uso della diga durante la lavorazione.
COMPOSITI DI ULTIMA GENERAZIONE
Si basano sulle nanotecnologie. La nanotecnologia è un ramo della scienza che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale tra 1 e 100 nanometri.
I primi materiali compositi utilizzavano come riempitivo delle particelle di minerali finemente triturati e la granulometria di questi materiali triturati ne conferiva le caratteristiche.
Oggi invece le particelle di riempitivo vengono realizzate in laboratorio, sono perfettamente sferiche e a loro volta costituite da microparticelle sviluppate con la nanotecnologia. Tutto ciò garantisce al nostro materiale da restauro performances straordinarie in termini di resa estetica intesa come colore e trasparenze, tanto da riuscire a simulare perfettamente il comportamento ottico del tessuto dentale.
La nanotecnologia inoltre conferisce al materiale composito caratteristiche meccaniche straordinarie in merito alla durezza ed alla resistenza all’abrasione. Il comportamento di questi nuovi materiali deve essere simile a quello dello smalto dentale dal punto di vista biomeccanico; i compositi non devono pertanto avere una resistenza all’abrasione eccessiva perché questo porterebbe all’eccessivo consumo dello smalto del dente antagonista e nemmeno inferiore perché questo comporterebbe un eccessivo consumo del restauro. Infine la nanotecnologia consente di lucidare perfettamente questi materiali; un restauro perfettamente levigato e lucidato oltre a mantenere l’aspetto naturale nel tempo scongiura il deposito della placca batterica.
Commenti
Posta un commento